Salvador Dalì, Family of marsupial centaurs, litografia, 50x65 cm, 1988
Litografia del maestro surrealista Salvador Dalì, che ripropone il soggetto dell'opera unica realizzata nel 1940.
Dalì credeva che "Family of Marsupial Centaurs" evincesse il suo ritorno a uno stile classico, con una tecnica più precisa e un maggiore equilibrio. Ispirò il dipinto al dottor Otto Rank, uno psicoanalista che teorizzava che la nevrosi potesse essere ricondotta a un trauma alla nascita. Credendo di avere ricordi pre-nascita, Dalì era molto interessato alle teorie di questo dottore.
I centauri femminili hanno delle aperture nello stomaco dalle quali i bambini umani aspettano di essere liberati. In "La vita segreta", Dalì scrisse che invidiava i centauri perché:
"i bambini possono uscire e tornare nel paradiso uterino materno".
Il paesaggio marino è lo stesso che si vede in "Dream Caused by the Flight of a Bee" del 1944. Una veduta di Cadaques, anche se Dalì viveva negli Stati Uniti, dipingeva il paesaggio della sua terra natale. Una delle forme che torna spesso nelle opere di Dalì è la configurazione del posteriore di un cavalle, egli vedeva in esso una somiglianza con un grappolo d'uva, e per sottolineare questo ne fa tenere uno in mano ad una delle centauro.
L'opera è stata realizzata nel 1988.
Filigrana su foglio BFK RIVES France infinity
Opera firmata in lastra in basso a destra e numerata DCCIV/MM in basso a sinistra.
La litografia riporta il caratteristico timbro a secco dell'editore GDALI.