Rossana Petrillo

Rossana Petrillo, nata a Cassino nel 1957, vive e lavora a Caserta dal 1988. Frequenta il liceo artistico e la facoltà di architettura a Roma, che abbandona per sperimentazioni ad ampio raggio: dall'oreficeria, al restauro. Nel 1980 torna a Cassino e apre un laboratorio dove esegue, operando con tecniche e strumenti antichi, lavori in cuoio e cartapesta. 

L'arrivo a Caserta segna la scelta definitiva della pittura e l'artista individua sin dall'inizio il suo tema principale, le donne, collocate su uno sfondo assolutamente inconsueto, le sete di San Leucio, che creano un'atmosfera di grande suggestione. Diviene nota per le sue figure femminili che emergono da sete e damaschi preziosi, tessuti scelti e selezionati accuratamente. 

Nelle sue sete, che con le loro trame classiche sono l'habitat di un'umanità tutta al femminile, l'artista si rifà direttamente alle atmosfere fin de siècle, che si ispirano agli artisti della "rive gauche" della Senna e alla Belle Epoque degli anni folli parigini, animati dalla carica delle "chanteuses", dalle sottane ricche di volants e di pizzi volteggianti. 

Si sono occupati dell'opera di Rossana Petrillo ed hanno scritto di lei: Massimo Sgroi, Arcangelo Izzo, Massimo Bignardi, Francesco Brignola, Carlo Roberto Sciascia, Nicoletta Rita Spelta, Lida Luberto, Antonio Tricomi, Silvana Virgini, Maria Rosaria Arena, Alessandra Rondelli ed altri. Le opere dell'artista casertana sono ormai presenti in importanti collezioni private in Italia e all'estero.