Enrico Manera

Enrico Manera nasce ad Asmara, in Eritrea, nel 1947. Inizia la sua carriera come attore dalla seconda metà degli anni Sessanta, grazie al fratello Gianni Manera il quale, regista e attore a sua volta, gli permette di comparire in numerosi suoi film. Utilizzando lo pseudonimo Joseph Logan, collabora con diverse personalità del cinema, tra cui Giuliano Montaldo, Mino Guerrini e Massimo Pupillo.

Manera nasce artisticamente negli anni '70 frequentando gli artisti in Piazza del Popolo a Roma che furono la fondamentale risposta al movimento d'oltreoceano della Pop Art. Importante è il rapporto con Schifano e Tano Festa, che lo renderà indiscusso protagonista e capofila ancora oggi del movimento successivamente denominato Nuova Scuola Romana di Piazza del Popolo, Nuova Figurazione. L’influenza cinematografica si riscontra anche nella sua produzione artistica, dove rappresenta spesso soggetti e icone del cinema. Il lavoro di Manera spazia dalle tele alla scultura, lasciando trasparire immediatamente un'anticipazione d'avanguardia, la sua scultura comincia ad integrarsi d'elementi elettronici e luci talvolta semoventi. In seguito, nella fotografia combinerà componenti luminosi, neon, led fino alla nascita dei primi grami o graffiti che lo includeranno nel filone Pop Italiano.

Nel 1993 impugna le armi contro la pena di morte. Con una serie di dipinti che affrontano il tema della "Sedia elettrica", coinvolgendo numerose personalità, riesce a sensibilizzare migliaia di persone con un eco che si diffonde in molte capitali d'Europa.

Nel 1996, partecipa alla Quadriennale di Roma come pittore mentre nel 2011 ha esposto al Padiglione Lazio, evento collaterale della LIV Biennale di Venezia tenuto a Roma.

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