Vanni Viviani
Vanni Viviani nasce nel 1937 a San Giacomo delle Segnate (MN), si trasferisce giovanissimo a Bolzano dove inizia l’attività artistica, improntata inizialmente sulla figurazione pittorica e scultorea.
Nel 1963 vive e opera a Parma, partecipando attivamente alle avanguardie emiliano-lombarde, ove si impone come giovane protagonista della scena artisti di quegli anni.
La prima produzione vede la realizzazione del ciclo delle spighe rappresentanti in emblema, l’affollata umanità. Negli anni ‘70 si trasferisce in via Brera a Milano, capitale dell’arte europea ed è nell’ambito milanese che avverte il bisogno di passare dalla collettività delle spighe all’individualità della “Mela”, simbolo allusivo ed erotico, frutto delle religioni, delle favole, della scienza e degli eroi, evocante con la sua capacità descrittiva e citazionista importanti momenti del passato, dal Pomo d’oro di Paride alla religiosità di Piero della Francesca, alla catarsi dell’Ultima Cena Leonardesca per finire col surrealismo magrittiano con la mela simbolo di vita, di sensualità, luogo delle idee, con un'ineguagliabile capacità di rappresentare la storia e i sentimenti dell’uomo attraverso questa metafora.
La critica lo segue con crescente interesse nella sua parabola creativa. In quegli anni la carriera di Viviani si consolida, prendendo parte a progetti istituzionali prestigiosi come “Monumentalmente Vostro”, la grande opera che trova accomunati 49 tra gli artisti più significativi dell’area lombarda. Nel 1983 realizza il “Convito di Pietra” citando in dieci grandi opere l’Ultima Cena di Leonardo, l’alto profilo artistico dell’opera viene proposto per rappresentare l’arte italiana a Melbourne in Australia.
Inventa Ca' di Pom, addensa di significati la sua opera, concretizza il suo universo alla conquista della sua più intima identità. Nel 1995 Alitalia per L’Arte lo invita nei propri spazi presso l’aeroporto J.F. Kennedy di New York a presentare una selezione antologica della sua opera, “The Big Apple” , da quel momento in avanti un susseguire di mostre dal sapore internazionale lo consegnano tra i nomi dell’arte italiana contemporanea più conosciuti.
Nel 2002 Viviani realizza il suo sogno, donando Ca' di Pom alla Fondazione Banca Agricola Mantovana per farne un Centro Culturale e Museo Vanni Viviani, aperto a tutte le istanze dell’arte, promuovendo in particolare l’attività dei giovani.
L’ultima grande esposizione antologica “Pom Aria” alle Fruttiere di Palazzo Te a Mantova (aprile-giugno 2002) sintetizza la sua vita artistica.