Obey (Shepard Fairey)
Figlio di un medico e di un’agente immobiliare, Fairey cresce nella Carolina del Sud dove compie studi artistici e nel 1988 si diploma presso l'Accademia d'arte. Nel 1989 idea il progetto che gli darà la prima notorietà "Andre the Giant Has a Posse". La performance artistica consisteva nel disseminare i muri della città con degli adesivi (stickers) che riproducevano il volto del lottatore di lotta libera André the Giant. Il progetto ebbe così tanto successo che gli stickers furono replicati da altri artisti in altre città. Fairey ha poi spiegato che non vi era nessun significato particolare nella scelta del soggetto, il senso della campagna era quello di produrre un fenomeno mediatico e di far riflettere i cittadini sul proprio rapporto con l'ambiente urbano.
La consacrazione avvenne durante la campagna elettorale USA del 2008, che vide protagonista Barak Obama. Il manifesto Hope riproduceva il volto stilizzato di Barack Obama in quadricromia, diventato l'icona della campagna elettorale, che ha poi portato il rappresentante democratico alla Casa Bianca. Il critico d'arte Peter Schjeldahl ha definito il poster "la più efficace illustrazione politica americana dai tempi dello Zio Sam".
Da quel momento in avanti la carriera di Shepard Fairey vide un escalation di progetti di fama mondiale, riconosciuti dalla critica come potenti immagini comunicative e specchio delle vicende che più hanno caratterizzato la nostra contemporaneità. Dall’elezione di Obama, passando per le tematiche legate alla tecnologia ed alle piattaforme social, arrivando fino all’attenzione al clima ed ai drastici cambiamenti che il nostro pianeta sta affrontando negli ultimi decenni.
Obey è portavoce di messaggi sociali, che molto spesso rimangono inespressi, questo artista attraverso al sua riconosciuta fama, porta in primo piano tematiche difficili e assai spinose, cercando di dare una personale visione attraverso i suoi celebri manifesti.
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