Fauves
Il movimento Fauvista è un movimento artistico d'avanguardia nato nel 1905. Gli esponenti più noti del gruppo sono Henry Matisse, Andrè Derain e Maurice de Vlaminck. Questa corrente raccoglie e perfeziona alcune caratteristiche che avevano particolareggiato l'arte di artisti come Van Gogh e Paul Gauguin, in cui a fare da padrone è il colore declinato ora con pennellate ben visibili - quasi nervose - e ora con colori accesi, forti e forme morbide.
Il principio fondamentale dell'arte Fauve è quello di partire da elementi reali (natura, persone, oggetti) e rappresentarli in modo totalmente anti-naturalistico. Così possiamo osservare personaggi dalla pelle rossa o gialla oppure ponti sotto i quali, anziché scorrere acqua, ci sono campi di fiori. Le opere sono caratterizzate da un colore antinaturalistico, steso in modo puro, in una scena priva di prospettiva dove le forme, contornate da una spessa linea nera, vengono semplificate al massimo. il risultato è un mix di quei principi che interessano le correnti immediatamente successive come il surrealismo ed il futurismo.
Il termine fauves (selvaggi) fu utilizzato la prima volta dal critico d'arte Louis Vauxcelles per descrivere le opere di un gruppo di artisti esposti presso il Salon d'Automne di Parigi nel 1905. Per il suo carattere quasi grottesco, il fauvismo non fu accolto particolarmente bene dalla critica allora contemporanea, ma senza dubbio fu poi rivalutato con il tempo.