Naif
In origine con l'espressione “Arte naif” ci si riferiva alla produzione di artisti che non avevano un background legato a scuole o accademie, ed infatti in francese “naif” significa primitivo, ingenuo ed indica uno stile essenziale ed elementare.Questa corrente, che abbraccia sia la scultura che la pittura, presenta una notevole semplificazione concettuale rispetto all'arte d'avanguardia che si sviluppa quasi in contemporanea, e predilige la rappresentazione di soggetti reali rivisitati in chiave fanciullesca, quasi come se fossero personaggi di fiabe metropolitane.
Nel corso del XX secolo, l'assenza di schemi o rifiniture ha conferito valore alla corrente, portando alcuni suoi esponenti ad esporre opere “Naif” in Musei come quello d'arte moderna di Parigi (1900) o manifestazioni come la Triennale di Bratislava (1966). Tra gli esponenti contemporanei ricordiamo artisti come Anna Antola, Francesco Musante e Meloniski da Villacidro; ad oggi, per “opere naif” si intendono tutti quei lavori dedicati agli aspetti più comuni e quotidiani della realtà, interpretati mediante una visione magica e poetica.