Giorgio Morandi

Nato a Bologna il 20 luglio 1890 e morto lì il 18 giugno 1964, Giorgio Morandi è un pittore ed incisore italiano. Dopo una formazione presso l'Accademia delle Belle Arti di Bologna, intraprende il proprio percorso artistico, sentendo l'influenza di autori coevi come Cézanne, Derain, Picasso e dei maestri fiorentini del XIV-XV secolo quali Giotto, Piero Della Francesca, Paolo Uccello. Inizialmente Morandi espone con i futuristi e si assimila ai metafisici, quali Carrà e De Chirico, per poi accostarsi al gruppo “Valori plastici”, recuperando nelle opere la fisicità delle cose, per poi creare il proprio stile. Nelle proprie opere egli evidenzia uno stile che presta sempre attenzione al mondo delle cose (ritratti, paesaggi), ma specializzato in nature morte, in cui gli oggetti vengono analizzati nella loro essenza e, nella loro semplicità, dotati di una solennità pacata e austera. Egli presta attenzione soprattutto a bottiglie, caffettiere, ciotole che vengono raffigurate con pochi colori. Oltre ai dipinti, Morandi si dedica fin dalla giovinezza come autodidatta alle incisioni, caratterizzate da segni rettilinei incrociati in modo complesso che creano efficaci giochi prospettici, e dai primi anni 30 fino al 1956 fu titolare della cattedra di incisione all'Accademia di Belle arti di Bologna (tra gli allievi conta Mario Bonazzi e Luciano de Vita). Nel 1963-64 espone alla mostra Peintures italiennes d'aujourd'hui in Medio Oriente e in Nordafrica. Muore nella sua casa di Bologna il 18 giugno 1964 dopo un anno di malattia.

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