Franz Borghese
Franz Borghese è un pittore e scultore italiano che nasce a Roma nel 1941. Attraverso uno stile che fonda sarcasmo e ironia ed utilizza un linguaggio che si eleva a metafora universale, nelle sue opere rappresenta la borghesia di inizio secolo.
Si avvicina all’arte da adolescente, anni in cui decide di iscriversi al liceo artistico di via Rapetta dove si innamora della pittura. Qui viene formato da professionisti quali Domenico Purificato, Giuseppe Capogrossi, Umberto Maganzini e Giulio Turcato.
Nel 1961 apre uno studio con Sebastiano Sanguigni e fonda, nel 1964, il gruppo e l’omonima rivista Il ferro di cavallo, a cui si dedica insieme ad artisti ed intellettuali dell’epoca. È proprio con alcuni di loro che realizzerà il film-pittura sperimentale La grande mela. Attraverso questo lungometraggio neoespressionista, Borghese racconta la società del suo tempo, vittima di un consumismo e di una alienazione che solo apparentemente non hanno alternative. Il film viene proiettato all’XI Festival dei due Mondi di Spoleto.
Nel 1968 apre una galleria dove organizza la sua prima personale. La mostra non avrà la fortuna sperata, ma alcuni collezionisti inizieranno ad interessarsi a lui e a comprare le sue opere. il suo stile fonde satira e sarcasmo e guarda ad artisti come George Grosz, Otto Dix, James Ensor, Mino Maccari e Heinrich Hoerle da cui trae la rappresentazione cruda della violenza e quella tragica e graffiante della società.
La sua tendenza artistica si evolve influenzata dallo studio di Bosch, Brueghel, Jacques Callot e Piero della Francesca. Nonché dai contemporanei Longanesi e Maccari.
Nel 1990, e per 15 anni fino alla sua morte, inizia a collaborare con la galleria Artesanterasmo di Milano, con cui nel 2005 partecipa ad una collettiva di pittori italiani a Vilnius, in Lituania.
La sua carriera prospera di dipinti, scritti, disegni e naturalmente mostre. Franz Borghese muore all’improvviso nel suo studio nel 2005.