Cesare Catania
Cesare Catania nasce a Milano il 1 Febbraio 1979. Trascorre gran parte della sua vita nella citta' natale, dove sviluppa, sia nella vita privata che durante i corsi di studio, una spiccata attitudine per le arti grafiche e pittoriche. Già dall'infanzia mostra chiaramente, oltre che per le arti figurative, la propria passione per la matematica e per la musica, due discipline tra loro cosi' diverse eppure per Cesare Catania cosi' vicine. Il nonno violinista gli trasmette la passione per gli strumenti musicali e all'eta' di 9 anni Cesare Catania inizia a prendere lezioni di pianoforte.
Durante i successivi 10 anni di studio di piano sviluppa la passione per il rigore e per la creatività della musica classica. Nella matematica e nella musica l'autore ritrova, nel corso della sua formazione artistica e culturale, il naturale completamento della propria essenza, da un lato diretto verso il rigoroso e lo schematico modo di approcciarsi alla vita e dall'altro verso una visione multiprospettica dello stesso, una visione quest'ultima che lo portera' ad avvicinarsi a qualsiasi disciplina da piani e punti di vista sempre diversi tra loro.
Questa assenza di pregiudizio si osserverà anche nelle sue espressioni artistiche, capaci di cogliere l'essenza dell'oggetto dipinto in quadri sia fortemente realistici e dettagliati (come ad esempio nei suoi dipinti "Composizione Metafisica" - 2016, in "Composizione Artistica" - 2016, "La Dinamica del Movimento" - 2016) che in altri astratti e simbolici (la "Vanità" - 2014, "Fenicotteri allo specchio" - 2015 - lo "Strappo" - 2012).
Le prime opere pittoriche degne di nota risalgono al 1995, quando l'artista esprime la propria creativita' durante le ore scolastiche dedicate al disegno, dimostrando particolare attitudine contemporaneamente per gli studi prospettici e per la grafica informale - astratta. Nel 1998 si iscrive alla facolta' di ingegneria dove perfeziona gli studi di prospettiva e assonometria e dove impara a osservare i problemi e la realtà che lo circondano scomponendo tutte le figure in semplici poligoni tridimensionali.
Questa sua capacità di scomporre e modellare i solidi che lo circondano si ritrova nei suoi dipinti, capaci di esprimere realta' e sentimenti sia con piani bidimensionali sovrapposti (vedasi ad esempio i dipinti "144: Terzetto Jazz" - 2014 , "Nizza (omaggio a Matisse e Chagall)" - 2015) che con l'elegante e armonico accostarsi di figure solide e curvilinee (come ad esempio nel dipinto "Letture Estive (omaggio a Pierluigi Nervi)" - 2016).
Oltre che una spiccata attitudine sia per le scienze tecniche che per le scienze artistiche, Cesare Catania matura nel corso degli anni una particolare passione per la fotografia. In particolare la sua attenzione viene catturata dai colori e dalla capacità della camera di immortalare in uno scatto tutta la forza e il dinamismo di scene in movimento. La stessa attrazione al dinamismo si può facilmente osservare in molti dei suoi quadri, sia in quelli formali che in quelli informali e astratti. Nella sua "La Violinista di Barcellona - B Version" - 2016 per esempio l'autore ritrae la protagonista proprio come in uno scatto fotografico in cui l'orchestra e lo sfondo spariscono per lasciare il posto a una musicista eccentrica e in movimento immortalata in un fermo immagine forte e intenso. Gli studi di matematica e ingegneria insieme alla passione per l’arte in generale danno vita a opere che armonizzano scultura e pittura.
Nei suoi quadri si fondono tradizione (impiego di materiali quali gesso, legno, pietra, pittura ad olio) e innovazione (utilizzo di materiali a base siliconica e acrilica). Il tutto per dar vita a opere tridimensionali che “escono letteralmente dalla tela”. Cesare Catania infatti prepara spesso le sue tele con veri e propri progetti e studi statici, in modo da far aderire alla tela in maniera completa e duratura un materiale fragile e difficile da manipolare come ad esempio il gesso. Quest'ultimo in molti dei suoi dipinti viene armato con chiodi e reti per seguire lo schema del disegno, evidenziando la capacita' dell'autore di fondere insieme creativita' e capacita' di razionalizzare e di scomporre le figure del dipinto. Nello "Zoo di Lisbona" ad esempio l'autore ritrae, in una visione a piani sovrapposti, animali quali l'elefante, la giraffa e il toro. Questi, realizzati in gesso e dipinti con forti colori acrilici, riempiono la scena su 3 piani sovrapposti e in maniera dinamica. I quadri di Cesare Catania sono un “fermo immagine” di azioni e sentimenti, sintesi estrema tra ermetismo e cura nel dettaglio. Affascinato dall’arte moderna, dall'architettura, dal cubismo e dai maestri pittorici dell'età classica, la maturità artistica di Cesare Catania è tutt’oggi in continua evoluzione; sempre alla ricerca di nuove tecniche per esprimere al meglio le sue ispirazioni.