Niki de Saint Phalle

Niki de Saint Phalle nasce a Neuilly-sur-Seine il 29 ottobre 1930, ma dopo la crisi del 1929 la sua famiglia si trasferisce a New York. Nel periodo iniziale studia teatro e si rivolge al mondo del cinema, poi, trasferitasi con il marito in Francia, dopo una crisi nervosa, scopre nella pitttura la sua terapia e decide di dedicarvisi completamente.

Nei primi anni 60 realizza i Tiri, delle azioni durante cui il pubblico o l’artista spara con una carabina dei sacchetti di pittura che esplodono contro rilievi di gesso, e grazie a queste opere entra a far parte del gruppo dei Noveaux réalistes. Gli spari, di solito contro figure maschili, fungono per lei da terapia e vendetta nei confronti del padre che aveva tentato di abusarla a soli undici anni. Nel 1963 si trasferisce vicino a Parigi e si dedica alla rappresentazione artistica femminile, realizzando figure a grandezza naturale, le Nana.

Dopo aver divorziato dal marito, Niki si risposa con Jean Tinguely e insieme producono opere quali il Giardino dei Tarocchi ,dal 1979, a Capalbio, in Toscana, ispirato al Parco Guell a Barcellona; esso presenta ventidue statue monumentali in cemento armato e ricoperte da un mosaico di specchi, vetri e ceramiche colorate. Nell’ultima parte della sua vita partecipa alla campagna contro l’AIDS e scrive e realizza tre film Muore a San Diego il 21 maggio 2002. Le vengono dedicate diverse mostre: nel 2006 a Capalbio sulla storia del Giardino dei Tarocchi, nel 2014 a Parigi dove vengono proiettati dei filmati originali riguardanti l’artista e nel 2021 al MoMA di New York dove sono stati esposti oltre 200 dei suoi lavori.

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