Geometrico
Lo stile geometrico è uno dei più antichi nella storia dell'arte: un'intera parte della produzione artistica dell'antica Grecia era dedicata a questo tema, interessando principalmente opere in ceramica datate fra il 900 ed il 700 aC; alcune differenze intercorse fra uno stile più maturo ed uno invece più elementare, hanno portato addirittura alla suddivisione fra protogeometrico e geometrico vero e proprio.
Lo stile egiziano non manca, con le sue forme e la sua rigorosa impostazione, di rimandare all'arte di misura, mentre già nell'arte romana l'attenzione su forme, numeri e proporzioni matematiche inizia a scemare.
Dopo secoli di silenzio, l'arte geometrica ricomincia a ricomparire nel secolo scorso, principalmente grazie ad Enrico Baj e Joan Mirò. L'artista francese, in particolare con questo tipo di arte, riempie le prestigiose pagine e le copertine della prima rivista artistica Derrière le Miroir, pubblicata per la prima volta nel 1946. Con i suoi disegni - di chiara impronta surrealista - riempie con forme colorate le pagine, diventando uno degli artisti di punta di Parigi e non solo. Cerchi e linee dai toni del rosso e del verde sono i suoi tratti geometrici più caratteristici.
In Italia abbiamo Enrico Baj che declina il tema in modo differente, ovvero dando vita a dei personaggi appartenenti a mondi onirici che ora fluttuano nell'aria, ora hanno un'apparenza mostruosa, ma tutti vengono generati grazie dall'assemblamento di linee e tratti geometrici: così gli occhi sono dei cerchi perfetti, i capelli delle brevi linee rette, i nasi dei rettangoli.
Infine, il giovanissimo Leonard Combier ha reso lo stile geometrico il suo vero e proprio marchio di fabbrica. Che le sue opere siano colorate o in bianco e nero, ricorre sempre la stessa composizione composta da forme geometriche e volti - appartenenti a personaggi di fantasia - in cui a dominare sono ancora una volta linee, rettangoli e cerchi: gli elementi base di ogni disegno, che qui assumono però una forma particolarmente sofisticata.