Giulio Ciampi
Giulio Ciampi è toscano di nascita, ma milanese d'adozione, dai primi anni '70, si è dedicato con grande passione alle arti figurative, con l'intento di esplorare sempre nuove strade. Le prime composizioni pittoriche sono grandi quadri acrilici a soggetto astratto-figurativo cui faranno seguito, negli anni successivi opere sempre più votate alla massima astrazione.
Dai primi anni '80 Ciampi intensifica il proprio lavoro artistico trovando nuova materia di ispirazione nei luoghi vissuti a contatto con la natura, e in particolare i familiari paesaggi d'origine dell'entroterra livornese, quelli liguri fronteggianti il monte di Portofino e infine, con forte senso di appartenenza, la Grecia. Ed è proprio nel carattere della natura mediterranea che Ciampi ritrova quelle emozioni creative che lo avevano da sempre, e nel tempo, ispirato.
"L'ispirazione può arrivare dai segni della Natura o da un'inaspettata intuizione che guida la mano verso l'esplorazione di un diverso linguaggio. Un lavoro creativo e un percorso esistenziale che non ho mai voluto far crescere entro i binari classici del riconoscimento pubblico e critico, accettando di esporre saltuariamente e solo negli ultimi tempi”
I Segni della Natura sono i sassi di mare che l'acqua ha inciso di forme e colori, gusci e legni lavorati dal vento e dalla sabbia e che si offrono allo sguardo dell'artista come un dono inatteso. Per Ciampi il re è il colore: sudditi i segni, le forme, la disposizione degli elementi che compongono l'opera.
"Cosa può catturare emozione" - si domanda l'artista - "più di quel tratto rosso, nero, giallo, blu su uno sfondo bianco? E' sintesi estrema di bellezza. Ma poi non mi fermo a quel primo segno, avanzo sulla tela, perché sento il bisogno di altri forti tratti liberatori, dispensatori di energia. Così la violenza del colore, delle linee, e talvolta delle inclusioni metalliche trovano un reciproco completamento e la tanto ricercata armonia.
Un’altro episodio molto personale ha poi spinto l’artista verso l’uso dell’argento, metallo e perspex, cioè la sofferta eredità lasciatagli dalla sorella minore, mancata inaspettatamente: una serie di piatti, piattini, guantiere, ciotole in argento, con le quali ha realizzato l’opera “Ballerina”.
Dal quel momento in avanti Giulio Ciampi ha scoperto l’uso della lamina d’acciaio in sostituzione del colore, colla invece di pennelli e perspex invece della tela, che ancora oggi caratterizza tutta la sua produzione.