Loris Dogana, Modern Art, inchiostro su carta, 35x45 cm

Nei suoi eleganti bianco e nero, ritrae allegorie in cui le nostre abitudini e costrizioni sociali si sostituiscono alla nostra testa per mostrare le cose che siamo: oggetti pesanti e pensanti, corpi e manichini svuotati e ripetitivi come prodotti di consumo su larga scala. Quest'opera vuole essere una piccola grande riflessione sull’arte contemporanea, sempre più attaccata alle forme e sempre meno ai contenuti, dove le proposte degli artisti si frammentano ogni giorno di più intorno alla propria storia personale senza mai trasformare questa storia in una riflessione condivisibile con gli altri. Un esercito di gabbie vuote combatte e la sopraffazione regna sovrana nella corsa al successo di impossessarsi di un contenuto. Più grande è il vuoto, più diventerà selvaggia la lotta.

L'opera risulta firmata in basso a destra.