Loris Dogana, Chorus Line, inchiostro su carta, 20x30 cm

Nei suoi brutalmente eleganti bianco e nero, ritrae allegorie in cui le nostre abitudini e costrizioni sociali si sostituiscono alla nostra testa per mostrare le cose che siamo: oggetti pesanti e pensanti, corpi e manichini svuotati e ripetitivi come prodotti di consumo su larga scala. Qui differenti spinte dell’anima sono appollaiate come un coro di pulcini sull’involucro umano. Per vivere insieme si affidano a una direzione d’orchestra, alla radice profonda del subconscio che li ordina come una sinfonia.

L'opera risulta firmata in basso a destra